Abbiamo
sempre constatato come l’uomo abbia cercato di raggiungere mete comuni che gli servissero a migliorarne le condizioni di vita, questo vivendo in società nell’ambito del
trascorrere del tempo. Il "tempo cronologico", unica ricchezza divisa in modo equo tra l’umanità, a creato
le generazioni delle persone, periodi caratterizzati dal rapporto tra le diverse età delle persone e l'impegno di queste nel lavoro rivolto a soddisfare i bisogni di un’epoca, dapprima
la sopravvivenza, con la ricerca del cibo, poi la predominanza interna ai
gruppi per creare le comunità evolute, organizzandole sia gerarchicamente sia nel suddividere i diversi compiti tra i membri delle stesse, successivamente
mettendo dei confini politici sulle terre, tanto da scontrarsi con guerre tra
le comunità, per il dominio di territori capaci di dare maggior ricchezza a chi
riusciva ad occuparli e, in tempi recenti, quando i popoli furono stabilmente
insediati su questi, sono stati i traguardi per innalzare la qualità di vita delle persone nelle società, dentro le quali si cerca di dotare l’uomo di capacità estreme usando
tecnologie diverse, mettendo alla prova gli uomini nel misurarsi fra di loro
nell’ambito di queste nuove attività che diedero appunto il nome a epoche, come l’epoca industriale, oppure l’epoca della comunicazione o l’epoca di internet.
Noi
siamo stati testimoni dell’epoca degli autotrasporti, una delle novità del XX
secolo che cambiava radicalmente la società, noi giovani ricercavamo ogni mezzo
per poter essere presenti in quel settore, partecipando attivamente sia come
utenti, lavorando con quegli automezzi, o come lavoratori nelle industrie automobilistiche le quali si espandevano anche per l’aiuto avuto dai vari governi
che capivano l’importanza del progetto, costruendo automezzi espressione di estrema modernità tanto da essere apprezzati e
comprati da paesi stranieri privi di queste nuove tecnologie.
In
questo momento la nostra generazione ha in mano la staffetta da lasciare alle
nuove generazioni e, voltandoci indietro per cercare la mano tesa di chi dovrà
afferrarla, ci rendiamo conto come il trascorrere del tempo per noi non sia stato
infinito, ma comunque sia stato sufficiente ad averci dato la possibilità di
essere stati testimoni della realizzazione e dell’utilizzo di questi automezzi,
ora, immaginando di vederla allontanare nel futuro, sappiamo di consegnarla a
chi la gestirà con la mente e con la passione stesse degli uomini dell’epoca
degli autotrasporti.
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